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Presentato alle pendici del Pasubio "Soltanto in sogno" di Antonia Pozzi, libro-evento del momento

Sui sentieri dei libri, il Premio ITAS del libro di Montagna ha raggiunto il Rifugio Lancia.

Una poetessa, Antonia Pozzi (1912-1938), alcune sue lettere pubblicate ora da Giuseppe Sandrini dell’Università di Verona, una biografia moderna e straordinaria, poesie cariche di amore per la montagna: questi gli ingredienti base della presentazione del libro Soltanto in Sogno di Antonia Pozzi che si è svolta sabato 18 agosto al Rifugio Lancia, alle pendici trentine del Pasubio.

Introdotto da Lorenzo Carpanè, giurato del Premio ITAS, il libro è stato presentato con l’accompagnamento musicale di HLVS, la band della Palestra della Scrittura di Milano.
Una band di giornalisti, linguisti e formatori che con le loro musiche hanno sottolineato la forza vitale e gioiosa dei testi della Pozzi. Poetessa sempre più al centro dell’attenzione della critica e sulla cui vita si annuncia a breve anche un film.

Il tutto sotto l’egida del Premio ITAS, i cui giurati hanno colto la novità del libro, che è stato segnalato tra i migliori giunti per la 41a edizione.
Davanti ad un folto pubblico di appassionati giunti, naturalmente a piedi, nel bel rifugio, Sandrini si è inoltrato a raccontare le vicende umane e poetiche della Pozzi, mentre la band intervallava con canzoni che illustravano musicalmente l’amore, la vita, l’energia, la passione per la scrittura.

Occasione che ha permesso anche a Luisa Sforzellini, responsabile della Comunicazione di Gruppo di ITAS, di ricordare il Premio Montagnav(v)entura, per racconti scritti da ragazzi, in due sezioni: per i più giovani, dagli 11 ai 15 anni, e per i più grandi, dai 16 ai 26.

La bellezza del luogo, l’intensità delle letture, la semplicità delle narrazioni offerte dall’autore hanno reso il pomeriggio al Lancia un esperimento pienamente riuscito e che prelude a nuove iniziative simili che si terranno nella prossima estate. Per coniugare cultura letteraria e montagna, per avvicinare i giovani tanto alla scrittura che all’ambiente montano: nel segno di quella mutualità che ITAS vuole trasferire al territorio, coerentemente con la propria missione.


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