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I finalisti della 45° edizione

Selezionati tra un totale di 88 opere da oltre 50 casa editrici.

Trento, 28 marzo 2019. Entra nel vivo la 45° edizione del premio ITAS del Libro di Montagna, il concorso letterario internazionale dedicato alle opere in cui si celebra la montagna in tutte le sue forme e rappresentazioni.

La Giuria, riunitasi in questi giorni, ha selezionato la rosa dei finalisti tra le 88 opere pervenute.
Questi i titoli selezionati per ciascuna delle tre categorie in gara.

Migliore opera narrativa:
I giorni della neve, Francesco Casolo e Michele Freppaz, DeA Planeta
Il legame, Simon McCartney, Alpine Studio
Inganno, Lilli Gruber, Rizzoli
La contadina, Noemi Lerch, Gabriele Capelli Editore
Resto qui, Marco Balzano, Einaudi

Migliore opera non narrativa:
Abschnitt. Adamello 1915-1918, Tommaso Mariotti e Rudy Cozzini, Parco Naturale Adamello Brenta
Eravamo immortali, Manolo, Fabbri Editori
Il pastore di stambecchi, Louis Oreiller e Irene Borgna, Ponte alle Grazie
Storia del bosco. Il paesaggio forestale italiano, Mauro Agnoletti, Editori Laterza
Una yurta sull'Appennino, Marco Scolastici, Einaudi

Migliore opera narrativa per ragazzi:
Cento passi per volare, Giuseppe Festa, Salani Editore
Patagonio e la Compagnia del Randagio, Bruno Tecci, Rrose Sélavy
K2. Storia della montagna impossibile, Alessandro Boscarino, Rizzoli
La passione per la montagna contagia sempre più persone. Lo dimostrano i numeri in crescita che caratterizzano questa edizione del Premio. Sono state complessivamente 88 le opere pervenute e oltre 50 le case editrici partecipanti. Accanto ai grandi nomi dell’editoria c’è anche un’ampia rappresentanza di piccoli editori, che rivestono un ruolo rilevante nella diffusione della cultura di montagna.

L’ottimo riscontro ricevuto con le ultime edizioni, quest’anno sarà celebrato anche da Paolo Cognetti (vincitore della 43a edizione del Premio nel 2017 per la categoria “narrativa” con il suo Le Otto Montagne). Per la prima volta, lo scrittore ha fatto ufficialmente parte della Giuria del Premio commentando così la sua esperienza: “un'annata ricchissima di libri di montagna, che nella letteratura oggi assume tanti altri significati oltre all'avventura: scelta di vita, impegno civile, memoria storica, studio e difesa dell'ambiente. In questo senso il Premio ITAS non è l'angolo di una letteratura di genere, è piuttosto uno sguardo speciale, alto sul mondo: e nei libri da premiare abbiamo cercato la montagna che racconta il mondo. È stato il mio primissimo riconoscimento, qualche anno fa; ora è un onore per me essere entrato a far parte di questa giuria.”

Il Premio si pone come osservatorio privilegiato su un segmento dell’editoria che negli ultimi anni registra una sempre maggiore attenzione da parte del pubblico dei lettori.
Enrico Brizzi, presidente di Giuria del Premio, è rimasto particolarmente soddisfatto: “la Giuria che ho l'onore e il piacere di presiedere quest'anno si è trovata concorde sul fatto che la qualità media dei titoli partecipanti, peraltro mai così numerosi, è decisamente elevata. Con ogni evidenza l'editoria italiana e internazionale guarda ormai alla montagna come a una risorsa, a una sorta di terra promessa dov'è possibile una rigenerazione non solo personale ma comunitaria e civile nel senso più nobile.”

Prosegue Brizzi: “è in corso un rinnovamento di costumi e prospettive in tutta la società, una rivoluzione dolce all'insegna di una ritrovata saggezza, e il Premio ITAS ne intercetta come interlocutore privilegiato le migliori produzioni in ambito editoriale.”

La premiazione il prossimo 4 maggio.
I tre vincitori delle singole categorie saranno resi noti a Trento sabato 4 maggio 2019 in occasione della serata di premiazione della settimana cinematografica della67° edizione del Trento Film Festival; il giorno successivo, domenica 5 maggio 2019, i premiati si troveranno a dialogare in una tavola rotonda aperta al pubblico con il presidente di Giuria Enrico Brizzi.

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