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SCELTA LA ROSA DEI FINALISTI DELLA 46° EDIZIONE DEL PREMIO ITAS

SCELTA LA ROSA DEI FINALISTI DELLA 46° EDIZIONE DEL PREMIO ITAS

I finalisti sono stati selezionati tra un totale di 123 opere pervenute da 58 case editrici, decretando un’edizione da record per numero di pubblicazioni ricevute

La giuria del Premio ITAS del Libro di Montagna introduce importanti novità nel regolamento della 46a edizione, nella scelta del vincitore assoluto e nelle categorie dei libri premiati.

Il concorso quest’anno ha superato il record per numero di libri ricevuti. In totale sono pervenute 123 opere da 58 case editrici. La novità più importante di questa edizione è quella che vedrà la proclamazione di un vincitore assoluto per la migliore opera tra le cinque nuove categorie letterarie in gara.

I finalisti sono:
Ogre. Il settemila impossibile (Corbaccio) di Doug Scott, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”. Dopo mesi di preparativi e settimane di permanenza sulla montagna, il pomeriggio del 13 luglio 1977 Doug Scott e Chris Bonington raggiungono la cima dell’Ogre. Sono i primi alpinisti in assoluto a conquistare una delle vette tra le più difficili al mondo. Inizia così l’odissea della discesa.
Trail Running & Ultra Trail (Mulatero editore) di Nicola Giovanelli, per la sezione “Guide e mappe”. Testo per la preparazione, la programmazione dell’allenamento e di strategia di gara. Consigli pratici e spunti scientifici adatti a tutti.
Una balena va in montagna (Salani editore) di Ester Armanino e Nicola Magrin, per la sezione “Libri per ragazzi”.Niska è una balena curiosa. Da sempre si chiede da dove proviene l’acqua del mare. Un bambino vive tra i boschi e il mare non l’ha mai visto. Le strade dei due si incontrano quando Niska, raggiunte le vette, rimane incastrata vicino alla baita del bambino. Grazie alle sue lacrime comincerà il viaggio che cambierà la vita di entrambi.
Il libro della neve (Il Mulino) di Franco Brevini, per la sezione “Ricerca e ambiente”. È un viaggio nel mondo della bianca signora, una storia che si nutre della stessa esperienza dell’autore e che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori.
L’impero in quota (Einaudi) di Silvia Giorcelli Bersani, per la sezione “Vita e storie di montagna”. Le Alpi in epoca romana: teatro di scontri militari, luogo di contaminazioni culturali e snodo di importanza economica. 

La premiazione si svolgerà, come da tradizione, nell’ambito della settimana cinematografica del 68° Trento Film Festival, quest’anno posticipato per via dell’emergenza Covid-19 dal 27 agosto al 2 settembre.

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