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Anno: 2013
Annata del premio: XLI
Autore: Mario Casella
Titolo: Nero-Bianco-Nero
Editore: Gabriele Capelli Editore
Motivazione: L’opera Nero-bianco-nero di Mario Casella è stata giudicata con ampio consenso della giuria che ho l’onore di presiedere non solo come la migliore presente nel novero dei testi candidati, ma anche come un libro di valore assoluto. Nero-bianco-nero, infatti, rinverdisce la nobile tradizione di un genere che è nel DNA stesso del racconto di montagna, ossia il resoconto di un’impresa, nel nostro caso la traversata scialpinistica del Caucaso dal Mar Caspio al Mar Nero.
Il testo è tagliato come un moderno reportage, capace di portare il lettore per mano attraverso le valli romite dove vivono gli eredi delle popolazioni nomadi del Medio Evo, verso i passi dai nomi fiabeschi a ridosso dei confini più caldi al limite fra Europa e Asia, lungo la calotta dell’Elbrus e infine a Soci, la città che ospiterà i prossimi Giochi Olimpici invernali. Non mancano, tuttavia, nette prese di posizione su temi sociali che il viaggio stesso evoca, a cominciare dall’aggressiva politica russa nella regione, passando per lo stile al quale sarebbe bene attenersi nel condurre le spedizioni. Siamo nani sulle spalle di giganti, ci ricorda Bernardo di Chartres, e Casella non rinunzia ad omaggiare i padri nelle orme dei quali camminano i viaggiatori di oggi: c’è spazio per i pionieri dell’Alpine Club e per le loro guide svizzere, per gli ufficiali zaristi e per i ribelli, per i popoli delle valli caucasiche dispersi dalle deportazioni staliniste, e per i misconosciuti protagonisti dell’alpinismo collettivo di marca sovietica. Non siamo in grado qui e ora di stabilire se, nella vasta comunità degli appassionati di montagna, tornerà a risuonare l’imperativo ottocentesco «Go the Caucasus!», ma sicuramente siamo orgogliosi di premiare col massimo riconoscimento del Premio Itas del Libro di Montagna, edizione 2013, l’autore di Nerobianco-nero, e lo ringraziamo per averci fatto viaggiare insieme a lui in una regione tormentata e affascinante.
Vincitore Opera Prima
Autore: Tony Howard
Titolo: La montagna dei folletti
Editore: Versante Sud
Motivazione: Il libro di Tony Howard, La montagna dei folletti, è stato giudicato vincitore della sezione Opera Prima perché la giuria ha convenuto trattarsi di un libro di primordine, che spicca per la sua qualità narrativa.
Siamo in Norvegia, nel 1965: un gruppo di ragazzi inglesi decide di aprire una via su una delle pareti rocciose più alte d’Europa, il Troll Wall. Sono in sette e si accampano sotto la gigantesca bastionata. Sfidando condizioni meteo proibitive e frane che ne minacciano la sopravvivenza, i giovani scalatori riescono a guadagnare la cima; tutto ciò mentre una cordata locale individua una linea accanto alla loro e finisce per arrivare in vetta per prima. Scritto di getto all’indomani dell’impresa e rimasto per più di quarant’anni in un cassetto, La montagna dei folletti è il racconto avvincente e intriso di spassoso umorismo di un’avventura “al limite”, senz’altro tra le più spettacolari e meno note a firma britannica. Come in un rock genuino anni 60, il lettore viene portato dritto al cuore di un’ascensione ad alta gradazione di difficoltà, su una parete immensa e difficile, grazie alla freschezza e alla precisione con cui Howard tratteggia vicende e personaggi, salvandosi dal cliché della letteratura di genere.
Giuria:
Membri: Enrico Brizzi, Claudio Ambrosi, Leonardo Bizzaro, Lorenzo Carpanè, Linda Cottino, Luisa Sforzellini, Gino Tomasi, Gian Mario Villalta
Segnalati:
Andrea Gennari Daneri, Mangart, Parma, Pareti e Montagne
Marzia Verona, Di questo lavoro mi piace tutto, Cuneo, L’Artistica Editrice
Giuseppe Sandrini (a cura di), Antonia Pozzi. Soltanto in sogno, Verona, Alba Pratalia
Alberto Cartone e Mauro Varotto, Marmolada, Verona, Cierre Edizioni